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Per festeggiare vi regaliamo una perla datata 16/11/2013( data speciale per uno dei redattori).
Si tratta di pagelle un po’ particolari, non vi sveliamo altro; per scoprire di più, leggete qui sotto:

Ieri sera la squadra ha affrontato una partita particolare e ne è uscita vittoriosa. In realtà non stiamo parlando di una sfida calcistica, ma i biancazzuri hanno passato una serata in compagnia al “Sali e Tabacchi” di Reggio Emilia. E’ ovvio che anche questi avvenimenti vanno presi con il giusto spirito che devono avere dei giocatori di calcio in ogni occasione, ovvero quello competitivo, quindi, ecco le pagellissime di :

F.c.’70 – SALI E TABACCHI

Mariano Ghirelli, voto: 8,5
Il Siano è in formissima e lo si vede fin da subito: è l’unico che urla ancora prima che arrivi il bere. Dopo il primo cocktail comincia ad arricciare il labbro inferiore con una frequenza, un’intensità ed un ‘umiltà mostruose. Dopo il secondo giro è il momento dei pollici; se qualcuno vedeva Mariano, vedeva anche i suoi pollici; se si vedevano dei pollici, c’era Mariano. Ad un certo punto compare un’amica storica: i pollici spariscono improvvisamente ed il labbro viene controllato dal Marsiano. Un automatismo gli permette di mettere su uno sguardo da mangiatore di prugne secche “Sunsweet”.
L’ultimo acuto è la danza scatenata sul tavolo.
SCATEN-ARIANO

Luca Poletto, voto: 6,5
Dov’è finita la bomba a orologeria che tutti conosciamo? Il Polet se ne sta tranquillo tutta sera, senza squassarsi troppo. Si merita la sufficienza perché offre un giro ai giovani, gran gesto. Sembra che voglia esplodere da un momento all’altro ma non succede nulla.
IMPLOSO

Luca Galimberti, voto: 7
Lavora nell’ombra, non ha nessuna voglia di ribaltarsi ammerda ma se qualcuno ha bisogno di chiacchiere, sigarette in compagnia, sostegno morale e fisico, lui c’è.
ALTRUISTA

Luca Paterlini, voto: 7
Anche il mister non ha particolari motivazioni ma si vede che sa muoversi con esperienza e saggezza. Mosse giuste al momento giusto e sobrietà alle stelle.
RESPONSABILE

Giovanni Guatteri, voto: 7,5
Il Tauro si dimostra il più carico tra i coetanei. Urla, risate e stronzate a non finire. Grande classe nei capi indossati; peccato per il rientro anticipato.
GIOVINCELLO

Marco Macrì, voto: 8
L’occhio azzurro non delude le aspettative. Il calabresissimo becca come un’anatra motorizzata e non ci molla fino alla fine. Mette a disposizione la sua Audi A3 e la sua affidabile guida, ricuce i rapporti che aveva interrotto con alcuni suoi compagni di squadra.
Gli ricordiamo che è sposato.
PERICOLOSO

Matteo Panciroli, voto: 7,5
Senza dubbio il più bello. In alcune occasioni si vedono solo i suoi vestiti, data la tintarella. Guarda ma non tocca, si gusta la musica e l’ambiente. Il tutto sempre senza l’utilizzo del tatto.
FRENATO

Giovanni Paolo Rabitti, voto: 7
Tutti lo vorrebbero scatenato in pista e a caccia di nuovi contatti, visto il suo grande potenziale. Ma G.P. è un bravo ragazzo, genuino, coerente ed equilibrato. Non si sballa ma balla con grande carica, si diverte tanto e rischia il timpano più volte.
FEDELE

Antonello Tedesco, voto: 5
Per l’ennesima volta, nega a tutti la sua compagnia rimanendo a casa a vegliare il focolare domestico.
RIMANDATO ALLA PROSSIMA

Matteo Guatteri, voto: 6,5
“Osso” parte con grande grinta: va in giro, guarda, commenta, organizza ringhiosi faccia a faccia con i passanti. Dopo qualche ora e dopo un violento exploit in pista, ha un calo psico-fisico e si spegne. Torna a casa con anticipo.
ANAEROBICO

Gianluca Ghirelli, voto: 6,5
Ghirellino fa una prestazione simile a Matteo, ma dura molto di più. Da segnalare l’olezzo delle sue ascelle, illegale anche nella strada con più kebabbari del Uzbekistan. Ad un certo punto, davanti alla Chiesa di Calerno, il suo cuore si avvicina allo STOP. Speriamo che adesso stia bene.
IL TROPPO STROPPIA

Tarcisio Rossi, voto: 8,5
Soave, caldo, pungente, molesto a tratti. Tarci ci mette un po’ a decollare, ma quando lo fa è intenibile. Balla con un’energia strepitosa e regala anche chiacchiere seriose, nel momento giusto. In nona serata offre anche un trancio di pizza agli highlander rimasti fino all’ultimo.
LETALE

Francesco Manotti, voto: 9
Che prestazione!! Nel prepartita si intravvede in lui una serenità nucleare. Regala sorrisi a tutti, sostiene Greci e mantiene la giusta calma. Con il passare dei minuti aumenta il ritmo fino a diventare una vera e propria mina vagante: urla, gestacci, sputacchi, insulti, vomitate in faccia…macché?! Nulla di tutto questo…Il Menot, nella sua euforia, mantiene una compostezza da cavaliere, il suo capello non ne risente e rimane “impassibile”, proprio come l’animo del funambolo santilariese. Una tizia per niente sconosciuta vorrebbe portarselo a casa, ma lui non ne vuole sapere, non è uno da cose facili.
Signore e signori, bambine e bambini, omosessuali e non, Francesca e Prosperino…questo è Francesco Manotti.
PERFETTO

Francesco Greci, voto: 9
Si presenta in Tana Xbox con un baffo + mosca da lacrima. Dopo attimi di riflessione decide di tagliarsi la “mosca” che era posizionata sotto al labbro inferiore. È la fine.
All’arrivo al Sali i riflettori sono tutti su di lui, anche i maschi si girano ad apprezzare il bel Francesco. Le donne svengono ai suoi piedi. Potrebbe fare qualsiasi cosa, il fascino non gli manca di certo.
Ma “Francesco” è evidentemente un nome adatto a quelli che non si accontentano, a quelli che amano le sfide, e che soprattutto amano vincerle. Con eleganza simile a quella di Zidane nella doppia veronica ai danni di due giocatori dell’Atalanta nell’ormai lontano ’00, Griso si impegna nell’ampliare le conoscenze femminili dei suoi amici, anche se a questi non gliene fregava nulla. Conclude la serata con un rocambolesco ritorno a casa a piedi dal Forno Santilario. Improvvisamente gli viene in mente di aver lasciato il cellulare sul muretto del Forno di via Allende. Reattivo come Baiocco alle 5 di mattina, si gira e parte di scatto verso la Fornace, ma dopo neanche un metro di corsa accade l’inaspettato: il suo cellulare cade per terra. Ce lo aveva in mano.
FREDDY MERCURY

Lorenzo Medici 10:
Parte fortissimo. Appena entrato nel locale un agente del “guiness world record” iscrive il suo nome nel libro dei record come “L’UOMO CHE É RIUSCITO A COMPRARE LA CAMICIA PIU IMBARAZZANTE MAI PRODOTTA DA HARMONT&BLAINE”. Al quinto wodka lemon perde un po di luciditá sotto porta ma si riprende alla grande facendosi coinvolgere nelle mirabolanti coerografie messe in piedi dal Dott. Manotti.
STILOSO

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